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Rimuovere DB-Killer dai terminali OEM Vulcan 1500/1600 nomad e classic E-mail
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Occorrente:

  • Utensile con sega a tazza diametro 44mm (1 ¾ inch) per metalli duri di buona qualità con
    mandrino. Indicativamente Bosch, Hilti e Krino sono di buona qualità e vengono sui 10-15 euro,
    non risparmiate qui perché poi non riuscite a carotare bene, le punte si inarcano verso l’interno e
    perdono il filo col risultato che invece che tagliare l’acciaio vi ritrovate a “cucire” maledicendo il
    momento in cui avete deciso di fare il lavoro.

  • Trapano da almeno 900W di potenza, se usate potenze inferiori il motore fa fatica a spingere:
    44mm rappresentano come diametro un notevole sforzo per elettroutensili non adeguati e
    rischiate di bruciarli…….l’utensile comunque non gira e si inchioda vanificando ogni vostro tentativo
    di taglio. Se non avete un trapano professionale ma di potenza adeguata, ogni 20 secondi di utilizzo
    durante il taglio fermatevi per qualche minuto in modo da dargli il tempo di raffreddarsi.
    Due


  • Due Pomelli in legno per ante di mobili con un diametro della parte con il filetto per avvitarlo di 28
    o 30 mm. Nei vari Briko, Self, Prealpina etc. ne trovate quanti ne volete a circa 1 euro l’uno. Il
    vantaggio di usare questi invece che adattare dei tondini di legno è principalmente dato dal fatto
    che una volta levato il filetto in ottone interno vi trovate con un foro già perfettamente centrato
    che richiede solo più di essere allargato nella misura della punta del mandrino della punta a tazza.
    La parte tonda del pomello potete ridurla di lunghezza a seconda della profondità della punta a
    tazza, con le punta Bosch e Hilti da 44mm non c’è bisogno di ridurne la lunghezza; si tratta
    comunque di legni teneri che si tagliano anche con una lama da traforo o un seghetto da cornici



  • Punta a fresa per metallo da applicare al trapano al termine del taglio per rendere i bordi del foro
    belli rettilinei levando le sbavature, ma, soprattutto perché così mentre ci siete levate le saldature
    in eccesso che ci sono sul fondello del terminale OEM rendendolo più bello di prima.


  • Del lubrificante per utensili da taglio e foro, va benissimo il CRC 6.66 o il Berner o qualsiasi altro
    prodotto sbloccante e lubrificante spray che trovate sugli scaffali del reparto ferramenta. Se non lo
    avete non iniziate neanche il lavoro, perché spruzzarlo ogni tanto sulla punta a tazza mentre gira
    sul fondello vi da una salvata niente male e vi evita che l’utensile si inchiodi o “trascini” deviandovi
    dall’asse di carotaggio


  • Una bomboletta spray di vernice nera per alte temperature, che regga almeno a 800°C; io ho
    sempre usato la DupliColor Supertherm da 200ml perché costa sui 5 euro ed ha un’ottima resa



  • Un rotolo di nastro da carrozziere (quello di carta) alto 50mm ed un sacco di plastica da immondizia
    grande (del colore che volete)
    

Lavorazione:

  • Mettete la moto sul cavalletto con la marcia inserita e portatela avanti fino a che la ruota non si
    inchioda

  • Preparate il pomello in legno (estrazione del tubetto filettato d’ottone,foratura e
    ridimensionamento della testa) per inserirlo nella punta a tazza.

  • Sedetevi comodi sul pavimento ed infilate l’accrocchio fatto (col pomello inserito sull’utensile
    come descritto sopra ) all’interno del foro del terminale di scarico.

  • Vedrete che la superficie del fondello non è rettilinea e che la punta a tazza non sta sulla parte
    piana dello stesso ma tende ad entrare nel bordo arrotondato….. è proprio così che deve essere. Il
    fondo del terminale non è altresì perfettamente piatto ma presenta delle “bugne” date dagli
    eccessi di saldatura fatti da mamma Kawasaki; poco male dopo una ventina di secondi che
    trapanerete arriverete a lavorare perfettamente in asse e l’attrezzo non tenderà più a scivolare e
    spostarsi a destra e sinistra…. Fino a che non capita ciò tenete ben saldo il trapano e cercate di non
    deviare troppo fuori dalla guida di taglio; il fatto che abbiate inserito il pomello sull’utensile farà
    comunque si che lo “sbandamento” non superi il millimetro che è una buona tolleranza per il foro
    che dovete fare.

  • Facendovi aiutare da qualcuno mentre procedete nella foratura fategli spruzzare il lubrificante
    quando vedete che la punta inizia a fumare o ad inchiodarsi. Applicate una decisa e costante
    pressione sull’attrezzo per riuscire ad essere rapidi ed efficaci nel taglio. Ad occhio e croce dopo un
    paio di minuti di taglio (fate pause quando vi sentite stanchi o quando la punta si “pianta”)
    sentirete che il foro è fatto perché la punta girerà senza sforzo ed i giri aumenteranno ( come si fa a
    capire quando si è arrivati al fondo di un foro non dovrei insegnarvelo, se non avete basi minime di
    utilizzo di trapani, fatevi aiutare da una persona più esperta ).

  • A foro ultimato estraete la punta a tazza e con una tenaglia afferrate il DBKiller e scuotendo un
    poco sfilatelo; se non esce non preoccupatevi: sostituite la punta a tazza con la fresa ed allagate un
    poco i bordi del foro togliendo le sbavature, la “bottiglietta” maledetta verrà fuori con facilità.

  • Fermatevi qualche minuto e fatevi una birretta godendovi i frutti del vostro lavoro osservando il
    terminale già svuotato e quello OEM ancora da “puntatazzare”.

  • Fate un ruttino e ripetete l’operazione per l’altro terminale.

  • Ora vi trovate con entrambi gli scarichi belli forati, montate la fresa sul trapano, rastremate i bordi
    di taglio ed appiattite il fondello rendendolo uniforme in modo da rimuovere al meglio la vecchia
    vernice nera, i depositi carboniosi e gli eccessi di saldatura di “serie”.

  • Con un’aspirapolvere togliete tutti i residui di lavorazione dall’interno degli scarichi ed al termine
    passate uno straccio in modo da rimuovere ogni residuo di polvere metallica dal fondello.

  • Prendete il nastro da carrozziere e ricoprite la parte cromata finale degli scarichi applicando il
    nastro in modo che sporga di uno o due millimetri dal bordo, non cercate di stare a filo che tanto
    non ci riuscite perché il finale esterno è conico e giocoforza il nastro fa delle pieghe.

  • Prendete il sacco dell’immondizia ed apritelo, schermate la moto e fate due fori in prossimità di
    dove si appoggia sugli scarichi in modo che stia a circa metà del giro di nastro di carta, in questa
    maniera quando spruzzerete la vernice non sporcherete nulla con l’aerosol in eccesso.

  • Agitate la bomboletta di vernice per alte temperature e date un paio di spuzzate (senza rimanere
    mai fermi con il polso e stando ad almeno 20 cm dal fondello) più volte fino a che non avrete
    ricoperto tutto il fondello di nero. Aspettate dieci minuti e ripetete l’operazione.

  • Fate asciugare (ma proprio se siete pignoli) per 3-4 ore la vernice prima di mettere in moto e
    godervi il nuovo sound della vostra bimba.

  • Dopo un paio di giorni che ci girate, ripetete l’operazione di verniciatura del fondello (dopo averlo
    pulito con uno straccio morbido) in modo da sovrapporre un ulteriore strato di vernice su quello
    che nel frattempo si è cotto ed è diventato un’ottima base stile primer.

Sembra una cosa difficile, ma alla fine tutto ciò che serve e come viene il lavoro (prima della verniciatura) è
espresso dalla foto sotto…… nulla che non si possa fare in garage anche se si è alle prime esperienze:



Ringraziamo Massimo "UGLY" Mezzano per la collaborazione e stesura di questo articolo.

L'associazione VROC Italy non si ritiene responsabile per eventuali danni o malfunzionamenti dovuti alle modifiche proposte in questo articolo.
 
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